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Milano. L'architetto Mirella Bonetti trova un geometra morto assassinato in un ufficio del Comune e dà l'allarme. Anche se la polizia avvia l'inchiesta Mirella e la sua amica Anita conducono una indagine parallela. Le due vivono a Musocco, vicino a via Gallarate e al cimitero Maggiore, hanno ristrutturato un vecchio edificio industriale e lo hanno trasformato nelle loro residenze. Si rendono presto conto che tra i progetti vagliati dal geometra (buonanima) ce n'era uno che presentava strane caratteristiche. Mirella e Anita si aggirano su un vecchio furgone per Milano e dintorni, con il loro linguaggio colorato, innaffiato dagli immancabili bianchini, riescono anche ad infilarsi in un paio di situazioni pericolose che ci tengono col fiato sospeso. Le due "detective per caso" indagano su gioielli antichi e orefici senza scrupoli, decifrano messaggi criptati e intervistano anziane signore dallo sguardo e dai ricordi limpidi come l'acqua. Ad un certo punto, però, scopriranno la pista giusta e questo costerà loro un bello spavento finale.